a chiesa venne eretta nel
1158 probabilmente per volere del vescovo Guido, o meglio ricostruita poco lontano dalla
chiesa originaria andata perduta in seguito ad un incendio. La traslazione delle
reliquie di Berardo dalla vecchia alla nuova costruzione avvenne nel 1174. A questa data
la chiesa si articolava con un corpo basilicale a tre navate sorrette da pilastri e
colonne sorreggenti arcate a pieno centro. Sull’aula si innestava un transetto diviso in
tre aree da possenti pilastri polistili, coperto da un tiburio ottagonale al centro e
voltato a crociera sui lati. La tecnica costruttiva comprendeva un paramento in pietra
concia nella parte inferiore sostituito da filari di mattoni nella parte alta. Un
radicale ampliamento iniziato nel 1332 dal vescovo Nicolò degli Arcioni condusse ad un
cambio netto della percezione della spazialità: al termine dei lavori, infatti, all’aula
originaria se ne aggiunse un’altra posta con un asse inclinato rispetto alla prima e
divisa in tre navate da due massicci piloni; il nuovo edificio era inoltre dotato di una
facciata propria. Il risultato fu una sorta di chiesa doppia piuttosto che un unico
corpo basilicale.