Suor Angela Antonelli
è nata a Morrone del Sannio (Campobasso) il 14-11-1925.
Conseguita l’abilitazione magistrale all’istituto
Gelasio Gaetani di Roma, entrò nella Congregazione delle Suore di San
Giovanni Battista (Casale S. Pio V Roma).
Già durante l’anno di noviziato si offrì volontaria
per l’Africa e, subito dopo aver preso i voti religiosi, partì per la
Rhodesia del Nord (oggi Zambia) insieme a Suor Cornelia Morrone, anche
lei molisana, della provincia di Campobasso.
Era il 22 maggio del 1948.
Dopo un lunghissimo ed incredibile viaggio aereo,
le giovani missionarie raggiunsero la piccola comunità di Saint Joseph
nella foresta rhodesiana il 14 giugno 1948.
Suor Cornelia, infermiera professionale ed ostetrica,
aprì l’ambulatorio in una capanna e la maestra, Suor Angela, improvvisò
una scuola all’aperto, dando anche lezioni di cucito, igiene e puericultura
alle donne. Il primo ostacolo fu il Chibemba, la difficile lingua locale,
che le Suore studiavano anche di notte insieme all’Inglese, lingua ufficiale.
Il tam-tam diffuse immediatamente la notizia dell’arrivo
di due donne bianche e dai villaggi accorsero in tanti, soprattutto
i malati.
A volte bastava qualche impacco d’acqua pulita per
lenire le infezioni agli occhi e si sparse la voce che le due basungu
facessero prodigi…con grande meraviglia e crescente apprensione dello
stregone!
Oggi la capanna di Suor Cornelia è un grande Ospedale
Rurale. Purtroppo questa donna meravigliosa non è più con noi per testimoniare
la sua straordinaria vita missionaria.
Con l’arrivo di altre suore italiane e americane
le attività si estesero a Kitwe, Chingola e Solwezi dove Suor Angela
aveva avviato un corso di cucito all’ombra di un banano. Oggi quell’iniziativa
è diventata un "Homecraft College", la più prestigiosa scuola di Economia
Domestica dello Zambia, che abilita centinaia di insegnanti.
Intanto Suor Angela aveva imparato a convivere con
le incredibili sofferenze della gente africana, mitigate solo dalla
bellezza incontaminata di quella terra crudele e magica come la sua
foresta. E’impossibile descrivere i colori e le voci dell’Africa, la
stagione delle piogge, gli animali liberi dovunque e la forza spaventosa
delle cascate Victoria, dono del grande fiume:lo Zambesi.
…A volte la prima luce del mattino mostrava delle
orme ancora fresche intorno alla capanna delle suore: un leone aveva
fatto il suo giro notturno …
…Gli scolari stavano già arrivando, dopo aver camminato
tanto nella foresta. Gli ammalati e le donne con i bambini in cerca
di aiuto…Il lavoro non finiva mai....
I lebbrosi nelle loro capanne aspettavano l’arrivo
della Suora che, puntuale e paziente, incominciava il suo servizio avvolta
nel citenghe, l’abito tradizionale delle donne zambiane,usato come grembiule
sopra la veste bianca. Le sue vecchie scarpe scolorite erano comode
per pedalare in fretta, perché aveva preso l’abitudine di spostarsi
in bicicletta. Portava cibo e medicine, lavava le piaghe dei lebbrosi
e aiutava le donne, occupandosi dei bambini. Ascoltava ogni richiesta
con attenzione, sorridendo.
Diventata superiora, Suor Angela cercò di realizzare
il sogno che portava nel cuore e nelle sue preghiere insieme alle consorelle:
arginare quella smisurata povertà attraverso l’istruzione e l’emancipazione
delle donne zambiane.
Un missionario ha scritto «Le donne, in Africa,
sono una grande risorsa. Portano sulle spalle il peso della vita: sfamano
bocche, allevano bambini, seguono i vecchi, curano le ferite delle guerre,
delle malattie, della povertà.Lo fanno come possono, senza mezzi…solo
l’istruzione dà dignità alla donna, le permette di diventare un’autentica
fonte di sviluppo».
Nel 1960 Madre Angela avviò anche la formazione delle
Suore indigene, mentre i centri di attività, nati dal suo sogno di solidarietà,
aumentavano grazie alla generosità di molti cuori. Le Suore ormai operavano
in tutti i campi socio-sanitari e nella scuola.
Nel 1964 la Rhodesia del Nord ottenne l’indipendenza
dall'Inghilterra, mutando il nome in Zambia. Questo Stato è ancora uno
dei paesi più poveri dell’Africa, devastato dall’AIDS, che ha provocato
più vittime di una guerra e milioni di orfani. A questi sfortunati si
aggiungono i profughi che arrivano a migliaia dallo Zimbawe e da altri
paesi sconvolti dalle guerre: è un’emergenza infinita e le missionarie
si prodigano per tutti….
Il 7 ottobre 2000, Suor Floriana Tirelli, giovane
infermiera ed insegnante ha risposto ad una chiamata, ma è stata aggredita
e uccisa nella foresta di Solwezi da un gruppo di soldati irregolari,
forse congolesi, che le hanno rubato l’automobile. Mentre fuggivano
con la macchina, dopo aver abbandonato il corpo di Suor Floriana sulla
strada,una voce continuava a recitare il rosario: l’autororadio era
rimasta accesa…Questo ha raccontato il ragazzo che l’accompagnava recitando
il rosario con lei. Il giovane è rimasto miracolosamente illeso…
Sul ciglio di quella strada sterrata dove lei ha
donato la vita, ora c’è una Madonnina e una scritta in inglese che dice
: Non c’è amore più grande di questo : dare la vita per gli altri.
Gli amici di Suor Floriana, quelli più cari, erano
i lebbrosi di Solwezi.
Oggi sono più di cento le Suore Battistine nello
Zambia, quasi tutte africane e tre molisane: Madre Angela, Suor Livia
Caserio, di S.Angelo Limosano ( CB) e Suor Carmela Palladino di Campobasso.
Suor Livia è la Mamma dei neonati abbandonati
e degli orfani della St Martin’s Children Home a Kitwe. Lei vive solo
per i suoi bambini . …Donna instancabile, sorretta da quella forza contagiosa
che solo l’amore incondizionato per i piccoli e gli ultimi può dare,
Suor Livia con un bambino in braccio è l’immagine della vita.
Suor Carmela, nella missione di St. Joseph,
dedica senza soste la sua vita e il suo grande cuore ai piccoli sordomuti
aiutandoli a crescere e a comunicare. Tanti ragazzi hanno avuto una
vita normale e hanno trovato una seconda famiglia grazie alla scuola
e alle cure materne di Suor Carmela !
Le Suore Battistine hanno realizzato le seguenti
opere nello Zambia e in Africa
1 ST.JOSEPH MISSION: Ospedale rurale con
Centro di maternità, Scuola elementare e Superiore per sordomuti che
ospita 150 alunni , Scuola di cucito, opere parrocchiali.
2 KITWE : Scuola materna, elementare e superiore,
opere parrocchiali. Servizio mensa ai bambini di strada in collaborazione
con la Chiesa Anglicana
3 KITWE ST. MARTIN: Orfanotrofio: neonati
abbandonati o orfani di madre.
4 CHINGOLA: Scuola materna, elementare e
superiore, opere parrocchiali.
5 ITIMPI: Noviziato, assistenza in famiglia
ai malati terminali di AIDS, Opere parrocchiali
6 NDOLA: “Child to child program”.Cura dei
bambini che non hanno accesso alle scuole governative con programmi
di recupero. Le Suore svolgono programmi di recupero e assistenza
nutrizionale Clinica per i malati di AIDS
7 ST. FRANCIS MISSION: Lebbrosario, assistenza
ai figli dei lebbrosi, Ospedale Rurale Centro di maternità.. Homecraft
College con corsi biennali per le ragazze che non possono continuare
le scuole.
8 SOLWEZI città : Casa per bambini disabili,
Riabilitazione e Scuola elementare
9 SOLWEZI città: opere sociali e parrocchiali,
Scuola di cucito per le donne e Scuola elementare.
10 MWINILUNGA: Scuola materna e Scuola di
cucito per le donne.
11 LUSAKA: Scuola materna, opere parrocchiali.
12 CHIPATA: Casa per bambini disabili,riabilitazione,
insegnamento nelle elementari.
13 MALAWI – LILONGWE : Scuola materna e
Scuola elementare.
14 SUD AFRICA: Casa per bambini abbandonati,
assistenza ai bambini disabili e ai minori cha hanno subito abusi.
15 CHINGOLA : Cachema Musuma School
: scuola elementare per 500 orfani di uno o di entrambi i genitori.
Scuola di cucito .Progetto di falegnameria e farming.
Nonostante l’età avanzata, Madre Angela continua
a servire coinvolgendo tutti con l’esempio e la dolcezza, ma nei momenti
difficili ripete che ” bisogna sperare contro ogni speranza lavorando.”
«…come quella volta,
nella foresta, quando ci portarono una bambina nata da due giorni. La
madre era morta di parto. La piccola respirava appena…era necessaria
l’incubatrice. Avevamo solo una scatola: la riempii di panni e ne feci
una culla.»
Oggi Pina è una bella donna e lavora all’ospedale.
Alla festa per il cinquantesimo anniversario di vita
religiosa di Madre Angela, a Kitwe, una Suora l’abbracciava felice dicendo:
«Mother is truly a Mother to all us : MWABOMBENI MUKWAI» La
Madre è veramente una Madre per tutti noi : BUON LAVORO!
Dal discorso di una consorella per l’anniversario
di vita religiosa di Madre Angela:
"...Durante tutto questo tempo ha sempre servito
tutti con tanto amore, umiltà e solidarietà. È stata riamata con lo
stesso affetto per il suo carattere umile, gioioso e materno. Il suo
grande spirito di sacrificio, la sua profonda convinzione nella vita
religiosa, la dedizione silenziosa al lavoro – sempre pronta ad ascoltare
tutti – l’hanno resa cara a tutte le suore della famiglia Battistina,
tra le quali ci sono molte da lei formate non solo alla vita religiosa,
ma avviate a diversi settori professionali».
In diverse occasioni Madre Angela è stata portavoce
dello Zambia in assemblee internazionali negli Stati Uniti d’America
e in Italia.
Il 24 ottobre 1983, è stata insignita dal Presidente
della Repubblica dello Zambia, Dr. D. Kenneth Kaunda, della Medaglia
dell’Ordine per Distinti Servizi resi alla Nazione con la motivazione:
“ Per la promozione umana della donna zambiana”.
Il 3 maggio 2007 Suor Angela ha festeggiato in Africa
il sessantesimo anniversario di vita religiosa continuando ad amare
e servire nella missione di Lusaka.
Suor Angela è deceduta nel 2013.
La nipote E. M.