a chiesa venne eretta a
partire dal 1287 per volere di Pietro da Morrone, che fu qui incoronato papa con il nome
di Celestino V nel 1294. Sfigurata da eventi sismici conserva dell’aspetto romanico
originario solamente la pianta trinavata scandita da pilastri poligonali e la base del
torrione. La parte inferiore della facciata venne sistemata solo nel XIV secolo. Pesanti
interventi di epoca barocca alterarono l’interno, in parte restituito dai restauri del
1972-74: essi riscoprirono i pilastri e le arcate ad ogiva e permisero di liberare i
rosoni di facciata dal soffitto barocco. La struttura architettonica della chiesa
risente degli influssi del romanico locale e del gotico fiorito e per come si presenta
oggi essa è dotata di tre absidi quadrangolari, delle quali la centrale appare di molto
prolungata rispetto alle altre. Il travertino è utilizzato per le strutture portanti
dell’interno, mentre la pietra calcarea bianca e rosa è usata per la facciata esterna e
crea un effetto di bicromia a schema geometrico. Sul prospetto si aprono tre portali
datati agli anni Quaranta del XV secolo, sovrastati dai rosoni, di cui quello centrale e
quello sinistro di chiaro segno gotico. Il rosone destro rimane ancorato a modelli
romanici. All’interno, il pavimento riprende la bicromia di facciata e la copertura è a
capriate lasciate a vista; nell’area presbiteriale si aprono volte ogivali costolonate.
Le uniche testimonianze pittoriche interessano le nicchie poste nelle pareti delle
navatelle e datano al XV-XVI secolo.