hiesa
abbaziale rinnovata nel corso del XII secolo. Le notizie relative all'esistenza
di una chiesa in questo luogo rimandano addirittura all’epoca paleocristiana,
precisamente tra il 331-340, quando sarebbe stata eretta una basilica a cinque
navate sui resti di un tempio classico. In età longobarda la chiesa venne intitolata
a S.Angelo. I benedettini arrivarono a Pianella alla fine circa dell’anno Mille,
ma la chiesa in sé non può precedere la prima metà del XII secolo. All’opera di
Maestro Acuto, al quale si assegna l’ambone, apparterrebbero il rosone ed il portale,
il cui archivolto ornato con Madonna e Santi, è forse l’avanzo di un'opera precedente;
i manufatti si datano al 1180 circa. La Deesis affrescata nell’abside centrale
condivide la stessa cronologia. L’edificio è costruito in mattoni ed è a pianta
basilicale, con tre navate sorrette da colonne alternate a pilastri sorreggenti
arcate a tutto sesto. Tre absidi, di cui la centrale maggiore, concludono il corpo
dell’edificio. All’esterno il prospetto posteriore è dominato da una serie doppia
di arcatelle cieche e da sottili semicolonne. L’ambone di Acuto data tra il 1180-1182:
l’ornato dei plutei è contraddistinto dai simboli degli evangelisti in luogo dei
motivi floreali e denuncia chiaramente la presenza della personalità originale
del maestro. Le tre absidi presentano tracce di pitture risalenti al XII-XIII
secolo: su quella destra compare Cristo Benedicente, mentre la sinistra ospita
Cristo tra angeli e santi. Il cilindro centrale offre una commistione
iconografica tra la Maestà ed il Giudizio Finale: Cristo è nella mandorla
sorretta da angeli mentre nella fascia sottostante sono gli apostoli e due
angeli con cartiglio. Nel complesso, le pitture si contraddistinguono per
l’accentuato contrasto dei colori e per una durezza dei lineamenti tesa a
conferire una maggiore forza espressiva