TRATTURO E TRANSUMANZA.
l
termine tratturo deriva da una alterazione fonetica di "tractoria". Il
poeta Gabriele D'Annunzio lo chiamava 'erbal fiume silente".
I tratturi e i tratturelli che attraversano il Molise sono 12, i
principali sono:
• Aquila-Foggia km 243 (Tratturo del re);
• Pescasseroli-Candela Icin 211;
• Celano-Foggia km 207;
• Castel di Sangro-Lucera km 127.
Il Tratturo è largo 60 passi napoletani pari a 111,60 metri (1 passo
napoletano misura 1 m. e 86 cm.) nei tratti difficili la larghezza si
restringeva fino a 30, 20, 10 passi.
Nell'anno 1977 la rete tratturale era lunga circa 1515 km.
La transumanza avveniva in determinati periodi dell'anno: a settembre
verso la Puglia, a maggio verso la montagna. Generalmente la festa di
s. Michele (8 maggio 29 settembre) determinava la partenza delle
greggi.
Il
Celano-Foggia è una delle direttrici della transumanza, con una
lunghezza di 207 chilometri, partendo sotto Celano dalle sponde
del Lago Fucino, in Abruzzo, ed arrivando a Foggia, in Puglia, presso
il monumento dell'Epitaffio.
L' Epitaffio di Foggia è un monumento realizzato nel 1651 e situato al
termine di Via Alessandro Manzoni verso Piazza Sant'Eligio, sul punto
di arrivo dei tratturi L'Aquila-Foggia e Celano-Foggia.
Il nome deriva da una targa presente sul monumento che ricorda il
completamento sotto il re Filippo IV di Spagna di una reintegra dei
confini dei tratturi.
Il suo percorso è il più interno tra quelli dei tratturi principali
(L'Aquila-Foggia e Pescasseroli Candela), portandolo ad attraversare
zone ancora non densamente abitate, come quelle tra il Parco nazionale
della Majella ed il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise in
Abruzzo.
A Lucera riceve la confluenza del Tratturo Lucera - Castel di Sangro,
a sua volta interconnesso con il Pescasseroli - Candela.
I comuni attraversati dal tratturo sono in Abruzzo, Provincia
dell'Aquila:
Celano, Aielli, Cerchio, Collarmele, Castelvecchio Subequo, Castel di
Ieri, Goriano Sicoli, Raiano, Prezza, Pratola Peligna, Sulmona,
Pettorano sul Gizio, Rocca Pia, Rivisondoli, Roccaraso, Castel di
Sangro.
In Molise, Provincia di Isernia:
San Pietro Avellana, Vastogirardi, Carovilli, Agnone, Pietrabbondante,
Civitanova del Sannio, Bagnoli del Trigno.
Provincia di Campobasso:
Salcito, Trivento, Lucito, Castelbottaccio, Morrone del Sannio,
Ripabottoni, Sant'Elia a Pianisi, Bonefro, San Giuliano di Puglia.
In Puglia.
Provincia di Foggia:
Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della
Daunia, Torremaggiore, Lucera, Foggia.
La lunghezza del percorso molisano è di 81,76 kin.
La lunghezza tratturale del territorio di Morrone del Sannio è di km
6,575, quella di Ripabottoni di km 2,226.
Il tratturo inizia dal fiume Biferno in località
Pataffio
(anticamente
Epitaffio pietra miliare). Dopo aver attraversato Colle Bianco, Colle
Tentacalippo, Policarpio, si incrocia la strada per Castellino, quella
per S. Maria Casalpiano e quella per Petrella; si attraversano i possedimenti
dei Colasurdo, Colle Stefano, Vallone delle Lame e Colle dell’angelo,
la strada che da Campobasso porta a Morrone e la strada del Cancello
della Corte, strada Puzzacchio, Vallone Vaccareccia e Vallone Russino
che segna il confine tra Morrone e Ripabottoni.
Ogni 40-50 anni si ricontrollavano i termini (reintegra dei confini)
da parte degli agrimensori (geometri). Nell'anno 1770, a causa di
violenti nubifragi, con conseguenti frane, il percorso tratturale fu
deviato.
Epitaffio, Colle Bianco Serra Guardiola, Arianotte, Fonte Capelli, Colle delli
Celsi, Colle di Creta Rossa, strada Campo di Lago, Strada S. Nazzario,
Ara di Chiano Izzo, Colle detto Ferrari, Fonte del Pisciaturo, Masseria
Scipione Sano, S. Michele Vecchio (Ripabbottoni)
Con la 'Prammatica" ordinamento giuridico il 1 agosto 1447 si costituì
la "Dogana della Mena delle pecore di Puglia".
Rubare pietre lungo il tratturo era considerato un furto, e si era
condannati al carcere.
La parola gregge è riferita a pecore e capre. La "morra" di pecore era
costituita convenzionalmente da 357 animali, ma nei greggi minori
anche da un numero inferiore. Una prima classificazione si basava
sull'arco vitale delle pecore, che può arrivare fino a 13 anni.
Secondo la fase stagionale di nascita, gli agnelli si distinguevano in
"primaticcio o gennarini". Quando raggiungevano 1 anno si definivano "ciavarrini"
, 2 anni Ciavarri", 3 anni "pecore", 7 anni "pecore vecchie".
La mungitura poteva avvenire "alla romana stando seduti dietro
l'animale, "alla sarda" in piedi a rovescio tenendo l'animale tra le
gambe, "di lato" come si fa con i bovini.
Rievocazione della transumanza fatta
dall'Associazione socio-culturale "Tito Barbieri" di Ripabottoni.