Scambi commerciali tra l'area
costiera molisana e la Dalmazia sono presenti già dal IV sec. a.C., durante
l'epoca romana i rapporti continuano e si intensificano in epoca bizantina.
Con i Normanni si accrescono le influenze di Ragusa (l'attuale Dubrovnik)
con la sponda occidentale attraverso numerosi trattati commerciali (1203,
con Termoli) per lo scambio di materie prime: argento e piombo proveniente
dalle miniere della Serbia, legname, pellicce, e cavalli a fronte di prodotti
agricoli, grano in particolare, di cui la Capitanata e il contado di Molise
abbondano.
Le tracce sulla costa orientale delle relazioni con l’altra sono evidenti
ancora oggi nell’arte (facilitata spesso dalla presenza benedettina e, più
tardi, da Venezia) e nell’architettura, in particolare quella difensiva
(per esempio, Dubrovnik, Trogir, Split e le installazioni isolane). Il Basso
Molise, ancora oggi, è caratterizzato dalla presenza di insediamenti di
minoranze etniche eredi di antiche migrazioni provenienti dall’altra sponda
dell’Adriatico (Albanesi a seguito di Giorgio Castriota Scanderberg, Slavi
e Schiavoni); centri abitati che conservano, benchè profondamente trasformati,
significativi elementi di importazione.
Le isole
Tremiti