Il Molise, pur se in maniera indiretta, è testimone delle Crociate
visto che si trova sulle strade (la costiera e la frentano-traiana) seguite dai Crociati
che si spostano verso il santuario di Monte S.Angelo e verso i porti pugliesi; è
probabile che lo stesso porto di Termoli funzioni come punto secondario di raccolta e
imbarco per le truppe. Dopo la disfatta dell’esercito crociato ad Hittin (1187) le coste
pugliesi sono raggiunte da una folla che, via mare, lascia il regno di Gerusalemme. Tra
questi, oltre ai combattenti, si trovano artigiani che hanno lavorato in Terrasanta
maturando una grande esperienza che darà i suoi frutti nell’architettura sacra e
fortificata occidentale. Lo stesso fenomeno si ripeterà anche in occasione delle altre
spedizioni e basterebbe ricordare anche soltanto la crociata di Federico II e le
conseguenze che questa avrà sull’architettura dell’Italia meridionale.
Alla cattedrale di Termoli, per esempio, appaiono in facciata archi a centro
oltrepassato (a ferro di cavallo) e la rappresentazione di testine di moro sputaracemi
mentre vengono acquisite le reliquie dei santi protettori (una di queste è conservata in
un reliquiario ricavato da una bardatura di cavallo di epoca crociata) mentre nel
pulpito dell’Assunta di Ferrazzano viene rappresentato un dromedario.