In epoca normanna l’attuale territorio del Molise risulta diviso in due contee: quella più interna ( Contea di
Molise, 1055) e quella costiera ( Contea di Loritello, 1061) i cui confini non sono ancora definibili con esattezza. La difficoltà è dovuta in primo luogo al
fatto che i possedimenti dei vari signori normanni non costituiscono unità politiche compatte ma sono sviluppati “a pelle di leopardo”. Negli anni in cui il
potere centrale e i vincoli feudali diventano saldi, nuove unità amministrative chiamate comestabulia si aggiungono alle divisioni già esistenti ma va tenuto
conto anche della rapidità con la quale i confini possono cambiare nel tempo.
La contea di Loritello include i possedimenti compresi tra il corso del Trigno e una fascia di terre della Capitanata (Bovino, Montilari, Dragonara), ma i
confini non sono stabili. Nel 1061 Goffredo D’Altavilla, primo conte della famiglia che governerà Loritello (attuale Rotello), occupa parte della Marca di
Chieti e, dal 1064, Roberto I si spinge ancora più a nord diventando signore dell’Abbazia di San Clemente a Casauria. La contea di Molise corrisponde
all’incirca all’attuale Provincia di Isernia; il suo territorio è importante per il controllo dei passi montani del Matese. Il possedimento di Serracapriola
segna il confine tra le due contee ad est. Con Federico II di Svevia le due contee perderanno la loro identità: quella di Molise sarà amministrata come una
parte della Terra di Lavoro dopo la grande rivolta del 1223-1226, mentre la parte costiera sarà annessa alla Capitanata.
Lo sviluppo
storico dell'architettura fortificata
I Normanni del Molise
Le famiglie normanne