Altre opere fortificate
Il Molise odierno conta 136 centri abitati. Di questi,
oltre i 3/4 conservano opere fortificate ben riconoscibili oppure tracce
sul terreno. Pur non considerando castelli e torri di cui non è sopravvissuta
traccia e quelle attestate soltanto nella documentazione d’archivio ci si
rende conto dell’enorme patrimonio di opere fortificate che possiede e dell’interesse
che gli sviluppi di ricerche in questa direzione possono avere. Le opere
fortificate (finora sono stati censiti oltre 130 tra castelli, torri, cinte
murarie) rappresentano, dunque, un elemento costante nel panorama molisano.
Tra gli esempi importanti di opere fortificate si ricordano Acquaviva d’Isernia,
Bonefro, Colle d’Anchise, Celenza, Campolieto, Castelbottaccio, Castelpetroso,
Ferrazzano, Guglionesi, Lucito, Limosano, Lupara, Montecilfone, Montagano,
Montelongo, Montorio, Miranda, Nuova Cliternia, Palata, Petacciato, Pettoranello,
Rionero del Sannio, S.Giuliano, S.Agapito, Spinete.
Oltre ai manufatti di maggiore interesse possono essere ricordati tanti
altri esempi che, meno appariscenti, a ben guardare rappresentano, invece,
elementi storici significativi. Una ridotta campionatura delle torri andate
perdute comprende la torricella di Venafro, la torre della morgia di Pietrabbondante,
il torrione di Mennella a Filignano, la torre di Terravecchia di Sepino,
la torre Francona a Palata). A queste si devono aggiungere le torri delle
cinte urbane (Larino, tra i tanti esempi) e le case-torri sopravvissute,
e talvolta nascoste, nel tessuto urbano (Campobasso, Cercemaggiore, S.Giuliano
di Puglia, Casacalenda, Larino).