I Normanni del Molise
la contea di Molise
la contea di Loritello
l successo
riportato nella battaglia di Civitate sul Fortore (1053) segna l’inizio delle conquiste
normanne nelle terre adriatiche del principato di Benevento. Goffredo, fratello di
Roberto il Guiscardo, attacca la contea longobarda di Larino ed espugna il castello di
Morrone del Sannio.
Nel 1061, Roberto, figlio di Goffredo viene proclamato “primo comiti de Loritello” e
continua l’opera di espansione territoriale iniziata dal padre. Conquista la contea di
Teate (attuale Chieti) che affida al controllo di suo fratello Drogone e si spinge ad
assediare Ortona. Il conte ha vassalli fin sulle rive del Pescara e si trova a rivestire
un ruolo di grande importanza tra i nobili normanni e ad essere temuto persino dalla
Chiesa.
Il papa Gregorio VII, riconciliandosi con il Guiscardo (1080), riconosce le vittorie di
Roberto ma chiede più rispetto per le terre dello stato pontificio. Roberto, che ha
grandi mire espansionistiche, è impegnato al di là del Fortore: nel 1100 diventa signore
di Bovino e forse di Dragonara. Il figlio Roberto II si rivela, al contrario del padre,
grande collaboratore della Chiesa, presenziando al concilio di Troia (1115), indetto da
Pasquale II, e quello proclamato cinque anni dopo da Callisto. I due pontefici cercano
di arginare le lotte intestine tra i signori normanni e di indurli a schierarsi contro
Arrigo V.
Roberto II si trova a governare la contea durante il regno del duca di Puglia, Guglielmo
(1111-1127) debole e incapace di arginare le guerre feudali che hanno luogo in
Capitanata.
Guglielmo di Loritello tradirà Ruggero II per schierarsi con Lotario III,
sceso in Italia nel 1137, facendogli atto d'omaggio sul Tronto e aprendogli le porte di
Termoli in linea con la politica adottata anche dal conte Ugo II di Molise.
La vendetta del re contro Guglielmo non tarderà; la contea presumibilmente viene
devoluta alla corona. Prima di morire, Ruggero II chiede al figlio Guglielmo di
investire del titolo di conte di Loritello Roberto di Basunvilla, un personaggio
imprevedibile che adotterà una politica ambigua e comunque spesso filotedesca. Nel 1169,
Roberto viene richiamato dalla Regina Margherita e da Guglielmo il Buono per fare atto
di omaggio e tornare ad essere Conte di Loritello e di Conversano.