I Normanni del Molise
la contea di Molise
Studi recenti hanno individuato circa duecento
cognomi di origine francese nelle regioni del Sud dell’Italia. Tra le numerose famiglie
di cavalieri che sono arrivati dalla Francia settentrionale l’esempio più noto è quello
dei dodici fratelli Altavilla, il cui cognomen toponomasticum deriva dalla località di
Hauteville-Le Guiscard, feudo della famiglia omonima. Questa suggestiva ipotesi collega
direttamente la storia del Molise a quella di feudi e contee della Normandia. Nel X
secolo in Normandia (a Mortagne-au-Perche) si trova il castrum Molinis, di cui è signore
il conte Guidmondo. Alla morte di questi la proprietà passa nelle mani del secondogenito
Roberto; accusato di aver fomentato guerre intestine e di aver tradito la fiducia del
duca decide di partire con i suoi numerosi fratelli, forse per l’Italia. Il primogenito
di Guidmondo, Rodolfo di Boiano viene definito consilio potentis et armis, personaggio
di grande esperienza ed esperto di tattica militare. Si può supporre, quindi, che la
contea di Boiano cada nelle mani dei Normanni poco prima della battaglia di Civitate sul
Fortore (1053). C’è chi sostiene che la conquista di Boiano sia legata alle prime
campagne militari di Roberto il Guiscardo che penetra, aggirando il massiccio del
Matese, nella contea longobarda. La zona conquistata verrà assegnata, come d’uso, a uno
dei più validi cavalieri, Rodolfo de Moulins. Questi (1054) sottoscrive un importante
documento voluto dal Guiscardo, in favore della Trinità di Venosa. A Rodolfo succede
Guidmondo, forse suo figlio, che sposa Emma d’Eboli. Da loro nascerà Rodolfo II, futuro
conte. Della famiglia De Moulins, poi detta De Molisio, il personaggio più noto è Ugo I,
figlio di Rodolfo II. Con lui la contea di Boiano diventa un centro importante che
controlla un territorio che viene esteso ad est (Toro e San Giovanni in Galdo) mentre
sull’altro versante riesce ad annettersi anche la Contea di Venafro. Nel 1105 combatte
contro i conti Borrello diventando signore di Pietrabbondante e di Trivento, le ultime
contee longobarde. Le terre di Ugo arrivano a comprendere un territorio ampio e di
importanza strategica, dipendente in parte dal ducato di Puglia in parte dal principato
di Capua.
A Ugo succedono i figli, Simone e poi Ugo II. Questi preferisce schierarsi con Innocenzo
II, nel partito avverso a quello di Ruggero II. Si allea con altri due nobili normanni,
Roberto di Capua e con Rainolfo d’Alife, nemici della corona. Dopo la vittoria del re,
lo sconfitto Ugo II subisce la confisca dei beni ma poco dopo sarà perdonato e
reinsediato a patto di rinunciare a Castel Volturno e alle terre ad oriente del Biferno.
Alcune terre confiscate gli saranno restituite quando Ugo II verrà nominato giustiziere,
quasi a conferma dell’importanza che riveste il Comitatus Molisii (la nascita è forse
nel 1144).
Con la breve reggenza di Margherita di Navarra e dopo un periodo di anarchia la contea,
passa a Riccardo di Mandra; il figlio Ruggero (conte nel 1170) prende parte alla guerra
tra il normanno Tancredi ed Enrico VI di Svevia e verrà espulso dai vincitori imperiali.
la contea di Loritello