Le opere fortificate
Le opere fortificate: gli elementi funzionali
Le installazioni militari sopravvissute nel
Molise si presentano, il più delle volte, trasformate e adattate a mutate esigenze
difensive e, molto spesso, adeguate a funzioni residenziali. Gli elementi funzionali più
ricorrenti sono rappresentati da una corte centrale e talvolta da una piazza antistante
l’ingresso, cisterne (più raramente pozzi) per l’acqua piovana, depositi per
attrezzature e provviste (granaglie soprattutto ma anche olio e vino), forni e camini
(per il riscaldamento ma soprattutto per le cucine), latrine, nicchie-armadi a muro,
vani seminterrati o interrati, vani residenziali e, talvolta, una cappella. Camminamenti
interrati o aerei (per esempio quello che collega il palazzo marchesale alla cappella di
S.Gennaro a Lucito) sono abbastanza frequenti per collegare corpi di fabbrica diversi.
La regola che vuole posti al primo piano i vani destinati a residenza signorile,
lasciando i piani superiori a servizi e alloggio servile, sembra essere rispettata.
Negli edifici meno alterati, sono riconoscibili ancora gli elementi funzionali propri
dell’architettura fortificata anche se, spesso, parte delle primitive feritoie risultano
trasformate in finestre più ampie. In alcuni casi, gli antichi impianti militari
risultano soltanto “rivestiti” di nuovi intonaci, pavimentazioni e controsoffittature ma
conservano, praticamente inalterati, tutti i caratteri della primitiva architettura.
Indagini nei vani a piano terra e in quelli interrati offrono spesso l’occasione per
rinvenimenti di tracce murarie di estremo interesse e l’evidenza di stratigrafie degli
elevati di grande ricchezza documentaria.