Il centro abitato (Aricia in epoca romana
e Saricia, Aritie del XII secolo) è posto alla confluenza di due colli. Il castello
occupa il lato orientale a strapiombo sulla vallata del costone roccioso parte
del quale risulta inglobato nelle murature della scarpa basamentale; è formato
da un recinto con due torri circolari (una terza è appena riconoscibile) e un
torrione centrale cilindrico. Il perimetro dell’impianto è triangolare; intorno
a questo si è sviluppato il palazzo della famiglia Di Capua (lavori sono eseguiti
nel 1285 da Bartolomeo I, nel 1515 Bartolomeo III lo rifortifica con cannoniere
e un nuovo recinto) che andrà distrutto durante la sommossa popolare del 1799.
Il torrione medievale presenta una naturale difesa passiva dovuta alla sua collocazione
topografica migliorata da alcune installazioni per il tiro piombante, in particolare
le caditoie continue poste su mensole di forte aggetto in pietrame. Il torrione
ha un vano interrato e tre piani fuori terra, l’ingresso è rialzato rispetto al
terreno. L’apparecchio murario è caratterizzato da pietrame da spacco di pezzatura
variabile alloggiato su piani di posa sufficientemente regolarizzati con malta
e numerose zeppe lapidee.