Il centro abitato di Macchiagodena si sviluppa in una
posizione dominante sulla valle del Biferno; il castello è posto sul margine
occidentale dell’abitato di fronte alla chiesa di San Nicola. Di origini più
antiche, forse di epoca longobarda (nel 964 è nominato Maccla de Godino), viene
utilizzato come punto di osservazione sul tratturo Pescasseroli-Candela. In epoca
angioina è in potere di Barrasio, cavaliere di origine francese; in seguito passa a
Cantelmo di Roccavivara e ai conti Pandone di Venafro.
Il castello è collocato sui resti di strutture militari
preesistenti di cui, visti i rimaneggiamenti che ha subito nel corso dei secoli,
conserva ben poco. E’ un castello-palazzo a scarpa pronunciata sul prospetto
principale, con due torri circolari mentre una terza torretta sopravvive sul lato
settentrionale. Oltrepassato l’ingresso, ben protetto dalle due torri, si accede
alla corte a pianta irregolare; le tracce riferibili ad impianti fortificati sono
scarse. residenziale