Le prime notizie risalgono alla metà del XII secolo e fanno riferimento
alla famiglia Gambatesa appartenente forse ad un ramo dei Molisio. Il castello
è posto su un costone tufaceo alla confluenza tra il fiume Fortore e il
torrente Tappino, a controllo del tratturo ponte della Zittola-Lucera. L’impianto
planimetrico è quadrangolare con un cortile interno e due torri angolari,
anch’esse quadrilatere. L’edificio presenta una scarpa su tutto il perimetro
(molto accentuata quella posta sul lato orientale) e resti di merlature.
Le stratigrafie murarie testimoniano numerosi interventi che si sono sovrapposti
al nucleo più antico (torre antecedente al feudo) e che vanno riferiti al
corpo di fabbrica settentrionale, l’ala ovest, le torri angolari e ripetute
trasformazioni interne. Il castello conserva un pregevole ciclo di affreschi
opera di Donato Decumbertino (1550). Di particolare interesse documentario
sono i paesaggi con architetture immaginarie di ispirazione romana.