Il castello D’Evoli controlla la valle del Biferno in corrispondenza del transito del tratturo Ponte della Zittola-Lucera; il
sistema di controllo è completato dalla torre di Oratino, posta su uno sperone roccioso sul lato opposto del fiume. Fondato in epoca longobarda in vicinanza di
ruderi sannitici verrà riorganizzato dai Normanni. Il castello, arroccato su un costone roccioso, è posto al di fuori del centro abitato ed è da questo isolato
da un fossato, successivamente riempito. La planimetria è quadrangolare articolata ma non è ancora perfettamente interpretabile; è accertata la presenza di un
mastio e di alcune torri, una in prossimità dell’ingresso e l’altra verso il Biferno. Sui lati a valle si trovano gli ambienti destinati all’uso abitativo
mentre intorno, sfruttando la conformazione della roccia, le aree di servizio e la corte. Le cortine murarie presentano una ricca varietà di soluzioni
costruttive, realizzate con pietrame calcareo apparecchiato con molta regolarità. Le murature sono costruite a strapiombo sulla roccia, localmente tagliata a
gradoni, in alcuni tratti a forte scarpa. Frequenti sono le tracce di buche pontaie e alloggiamenti di barre lignee di rinforzo. L’ingresso è difeso da un vano
di guardia con due lunghe feritoie arciere mentre a destra dell’ingresso, è stata aggiunta una balestriera.