Le prime notizie sull’origine di Cerro sono nel Chronicon Volturnense quando l’abate Goffredo vi insedia una colonia di contadini ma il
castello, edificato da Camillo Pandone, è databile alla fine del XV secolo in forme che ricordano un castello medievale. A Francesco Pandone (1443) e al suo
successore Federico si devono le maggiori trasformazioni dell’edificio. Nel 1606 viene acquistato dalla famiglia Colonna e Lucrezia, moglie di Filippo Colonna,
apporterà, forse, le ultime modifiche finchè non entrerà in possesso dei Carafa.
L’elemento di maggiore risalto è la mole del castello in relazione alla sua collocazione che ha comportato un non facile lavoro di adattamento allo sperone
roccioso; ha tre torri a pianta circolare, di cui due bastionate con punta a sperone e una terza, appena sporgente, di pianta quadrangolare. L’eventuale
assalitore è messo in seria difficoltà dalle pareti scoscese della roccia senza appigli né spazi di manovra. La torre quadrangolare d’angolo è la più antica e
presenta un interessante apparecchio realizzato con barre lapidee intelaiate di lungo e di corto. Oltre il portale seicentesco, unico ingresso sul lato sud, c’è
un’ampia corte sulla quale si affaccia l’ingresso della cappella. Il castello così come ci appare oggi è il risultato di numerosi interventi che nel corso dei
secoli lo hanno trasformato da macchina difensiva (con adeguamenti all’adozione di armi da fuoco) a residenza nobiliare.