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Jason (Iacovino) Pierce,
New Jersey.
jason_pierce@yahoo.com


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IL MOLISE
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Opere fortificate e castelli


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Le opere fortificate

Le opere militari: tecniche costruttive

Una delle caratteristiche principali delle opere fortificate molisane è la costante aderenza al territorio su cui sorgono e l’impiego ripetuto dei materiali locali: pietrame (calcareo soprattutto ma anche arenaria) delle cave poste non lontano dal castello stesso, legnami (quercia e castagno) dei boschi di cui la regione abbonda, sabbie tratte dai numerosi corsi d’acqua, laterizi e malte confezionate con prodotti locali. Non di rado, per l’opera fortificata nata da una condizione di urgenza o da una situazione di rischio immediato, si adottano materiali di minore pregio direttamente raccolti sul posto; parti di castelli sono spesso costruiti con materiali di spoglio tratti da monumenti preesistenti. L’architettura militare molisana è testimone, da questo punto di vista, di una storia edile che, pur basata su materiali da costruzione e procedure di apparecchio non sempre di alto livello, ottiene comunque risultati interessanti. L’organizzazione del cantiere di un castello o di una chiesa medievale prevede, senza dubbio, la specializzazione di alcune maestranze (nel XII secolo viene costituita una corporazione di tagliapietre a S.Maria di Guglieto) ma anche la compresenza di personale non addestrato. Un atlante delle murature presenti nei castelli molisani comprende un numero ridotto di modelli, ripetuti su vasta scala con poche varianti. Il materiale lapideo è utilizzato spesso come pietra da spacco, o al massimo sbozzato, mentre è più raro l’impiego di elementi ben rifiniti (nei cantonali, negli spigoli e nella rare parti decorative). Un aspetto peculiare è la progressiva riduzione degli spessori verso l’alto per mezzo di riseghe che hanno funzione d’appoggio per le travi e gli impalcati dei solai. Il piano terra è spesso coperto con una struttura voltata in pietrame mentre per i piani superiori più frequentemente si adottano strutture in legno. I collegamenti verticali sono realizzati con scale lignee oppure con gradinate in pietra ricavate nello spessore dei muri. L’ingresso è collocato spesso al primo piano per ragioni di sicurezza (al piano terra e a quello interrato usato come depositi e cisterna si accede dall’interno); è raggiungibile tramite una passerella mobile.
Soluzioni costruttive singolari sono costituite dal coinvolgimento della roccia affiorante inglobata nella compagine muraria e dall’uso di barre di legno di rinforzo nella muratura. La maggiore attenzione offerta dalle ricerche più recenti ai materiali da costruzione e alle procedure costruttive aprono nuovi orizzonti di conoscenza sulla storia delle opere fortificate; importanti sono soprattutto quelle legate al periodo in cui strutture basate prevalentemente sull’impiego del legno (al castello di Tufara sono state rinvenute tracce di un’antica palizzata) vengono progressivamente sostituite da quelle in pietrame.

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