Le opere
fortificate
Le opere fortificate urbane
All’interno dei centri abitati il castello occupa solitamente
una posizione preminente e di rilevante valore percettivo. Il castello, che in
antico è collocato quasi sempre in posizione periferica (nella parte più alta
come a Roccapipirozzi o Pescolanciano, oppure nella parte estrema del costone
roccioso su cui si è sviluppato il paese come a Castropignano, a Riccia o Colletorto),
oggi risulta circondato dall’abitato, in un continuo processo di saturazione degli
spazi liberi. In alcuni casi, il castello (diventato palazzo nobiliare quando
ha perduto la specifica funzione militare e più recentemente frazionato in molte
proprietà) si trova nella parte centrale del paese; in altri (quando è esterno
al centro abitato) si trova sulla cima di una collina che sovrasta il paese (come
a Roccamandolfi). Le torri sopravvissute e le documentazioni iconografiche d’archivio
(per esempio Pacichelli, 1703) testimoniano una non indifferente quantità di torri
urbane e torri di cortina che, una volta isolate, oggi risultano inglobate in
altri edifici com’è ben evidente dalle singolarità planimetriche che si possono
riscontrare in alcune mappe catastali urbane. Mura e recinzioni solitamente, risultano
fortemente mutilate e trasformate, spesso coinvolte in processi di addensamento
di costruzione (come a Fornelli, S.Croce di Magliano, Montorio).