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IL MOLISE
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Le vie di comunicazione |
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Le vie della transumanza
Il termine tratturo, deformazione fonetica del termine latino tractoria, compare durante gli ultimi secoli
dell'Impero Romano. I tratturi (con i percorsi secondari: tratturelli e bracci) oggi risultano spesso poco percepibili, sia perché non esistono, lungo il
percorso, elementi costruiti con funzione di delimitazione viaria, sia perché sono piste determinate solo dall'usura ripetuta dovuta al passaggio degli animali.
Il loro tracciato, però, è ben rilevabile dalle foto aeree che evidenziano differenze di vegetazione.
I l tratturo Castel di Sangro-Lucera
La località Ponte Zittola (in Abruzzo) segna l'inizio del tratturo che si sviluppa principalmente nel Molise, conservando, rispetto agli altri
tratturi, la quasi integrità del percorso originale. Questo tratturo attraversa la zona più ricca di centri fortificati: Roccasicura, Pescolanciano, Duronia,
Castropignano, S.Stefano, Oratino, Campobasso e Gambatesa e la sua larghezza originaria (111 m.) è visibile solo in brevi tratti del percorso.
Gli altri tratturi importanti che attraversano il Molise sono: L’Aquila-Foggia, Celano-Foggia, Centurelle-Montesecco. I resti architettonici più originali ed
interessanti che si incontrano lungo i tratturi sono i ricoveri dei pastori e le taverne (le più antiche sono di epoca romana).
I l tratturo Pescasseroli-Candela
E’ lungo 211 km con una larghezza variabile dai 48 ai 111m. Attraversa importanti località del Molise: Saepinum (nasce tra il II e il I sec. a. C.)
ed è detta anche "città del tratturo" e Bovianum (posto all'incrocio di due vie di comunicazione; il toponimo sembra derivi dagli importanti mercati di bovini
che vi si svolgevano).
Sepino, porta Benevento
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Sepino, porta Bojano
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