Il centro abitato è posto su un masso di arenaria
alla confluenza di due torrenti; il castello (angioino?) occupa l’area intermedia
dell’abitato, diviso in Civita di sotto e Civita di sopra. L’impianto generale è
quadrilatero irregolare ben adattato alla naturale morfologia del terreno. Il
prospetto meridionale è lungo 36 m ed è caratterizzato da una forte scarpa alta
circa 25 m. Delle quattro torri circolari d’angolo sopravvivono soltanto le due
occidentali, una terza è appena visibile alla base mentre l’ultima è crollata
(1805). Le murature in pietrame misto di buona fattura denunciano ancora una
interessante casistica di apparecchi murari, soluzioni costruttive e apparati
difensivi (in particolare feritoie riferibili sia ad armi da lancio che armi da
fuoco mentre gli archetti delle caditoie sembrano avere soltanto un carattere
decorativo). Il castello conserva una voluminosa cisterna, un forno e numerosi vani
interrati adibiti nel tempo a varie funzioni.