E’ un borgo chiuso, posto non lontano dalle sorgenti del Volturno, che
nasce quando i monaci benedettini favoriscono l’accentramento dei “livellari”,
i contadini addetti al disboscamento e l’adattamento dei terreni non
pianeggianti alle coltivazioni. E’ probabile che i Normanni si limitino
a migliorare le strutture esistenti integrando tratti di mura e riorganizzando
il sistema delle torri. Allo stato attuale il centro abitato si presenta
fortemente trasformato dagli interventi dei Caldora e dei Pandone. Nei
secoli XV e XVI il centro abitato presenta i tipici caratteri difensivi
urbani, mura di cortina con contrafforti e torri circolari a scarpa,
ricorrenti anche in altri paesi dell’area (Scapoli, Fornelli e Santa
Maria Oliveto, per esempio). Le torri di cortina superstiti sono cinque
e sono tutte riutilizzate a vario scopo. Oltre l’ingresso principale
si incontra il cortile sul quale si affaccia il palazzo baronale, quadrangolare
con corte centrale; la chiesa di San Michele Arcangelo occupa una posizione
baricentrica nell’abitato, ricorrente nei borghi derivati dalle precedenti
curtes altomedioevali.